Festival dell’Architettura a Capua: rivalorizzazione dei beni confiscati e beni storici

Festival dell’Architettura a Capua: rivalorizzazione dei beni confiscati e beni storici

convegnohomeCapua (CE)- In una sala gremita di giovani studenti, presso l'Aulario parrocchiale di Capua si è tenuto il living lab “Beni confiscati” collegato al Festival dell’Architettura promosso dalla Regione Campania, dedicato all’architettura contemporanea che prevede un ampio programma di iniziative sull’intero territorio regionale dal titolo “Territori plurali” che da ora a dicembre metteranno al centro urbanistica e paesaggio, rilancio delle aree interne e riutilizzo del già costruito, cura dell’ambiente e sviluppo della legalità.

Ha introdotto l’iniziativa del 19 aprile 2023 Arch. Massimiliano Rendina (Responsabile del living lab) docente presso il Dipartimento di Ingegneria L. Vanvitelli, sono poi seguiti i saluti istituzionali di Adolfo Villani, Sindaco di Capua: "Non siamo periferia degradata, grazie all'architettura di qualità che ha dato un impatto decisivo nel recupero e rivalorizzazione dei beni storici. La cultura urbanistica può fare molto per orientare la politica. Il mio augurio è che la bellezza a cui voi tendete con questo progetto sia capace di smuovere le coscienze". "La strada per arrivare alla bellezza è ancora lunga, anche se molto è stato fatto rispetto agli anni trascorsi" così Raffaele Cecoro, Presidente Ordine degli Architetti Campania.

"Sino a qualche decennio fa il tema dei beni confiscati non veniva trattato con tanta sensibilità, proprio per la complessità di questo tema e del territorio"- così Giovanni Allucci, Amministratore Delegato Agrorinasce che quest'anno festeggia 25 anni e amministra 150 beni confiscati nei comuni soci- " con progetti che sono i più importanti d'Italia: La Balzana, molte delle ville confiscate a Zagaria e ultimamente abbiamo avuto altri 9 finanziamenti con il PNRR. Dobbiamo trasformare questi luoghi non solo in luoghi utili ma anche di bellezza. Il tema dell'architettura è fondamentale per modificare l'iniziale messaggio criminale di cui i beni confiscati seguono la logica, per restituirgli un messaggio di bellezza e di legalità. Il messaggio ulteriore è che lo Stato è stato presente non solo nella fase di repressione ma è presente anche nella fase di gestione".

Di dialogo positivo e costruttivo realizzato con questo progetto "Campania Architettura 2023. Territori Plurali" ha parlato Bruno Discepolo, Assessore al Governo del Territorio della Regione Campania: "L'architettura non solo come pratica artistica, ma anche pratica sociale che coinvolge l'intera comunità e che rappresenta la spazializzazione e la concretizzazione di un'idea di futuro".

Prof. Salvatore Lo Bue dell'Università di Palermo, filosofo e impegnato nel recupero dei beni confiscati " Noi siamo qui in veste di difensori, per difendere la città. Di libertà si sta parlando in questa Campania davvero Felix, come di libertà si parla in Sicilia” ha inoltre posto tutti dinanzi ad una scelta “Volete essere difensori della città o complici?”.

Maria Tornatore e Ottavio Amaro, Università della Calabria Mediterranea, illustrando il progetto dei beni confiscati "Metamorphosi" nei pressi di Reggio Calabria.

A concludere l'Arch. Davide Vargas, che con la sua rubrica su Repubblica Napoli ha raccontato il territorio "Territorio che ha bellezze incredibili e degradi dolorosi. La bellezza bisogna stanarla e le tracce di questa bellezza si rinvengono proprio nelle opere di riqualificazione dei beni confiscati e beni storici".

Ha moderato l'iniziativa la giornalista Maria Michela Formisano.

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 Foto della Manifestazione

 

 

 

 
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