La Scuola di giornalismo investigativo di Casal di Principe si confronta con il futuro della lotta alle mafie dopo la morte di Matteo Messina Denaro. Cosa funziona dell’eredità di Falcone e Borsellino, cosa deve cambiare per sconfiggere l’erede del capo di cosa nostra appena scomparso: in particolare nei beni confiscati. A confronto ci saranno il Presidente della Commissione Antimafia, l’onorevole Chiara Colosimo, alla sua prima uscita pubblica in un consesso di giornalisti; il Direttore della Dia, il generale Michele Carbone; Bruno Corda, direttore dell’Agenzia nazionale per i Beni confiscati; il Presidente della Fnsi, la Federazione nazionale della stampa, Vittorio Di Trapani, Carlo Bartoli, Presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti; i procuratori di Avellino, Potenza e Santa Maria Capua Vetere: Domenico Airoma, Francesco Curcio e Antonio D’Amato, procuratore aggiunto; i presidenti dei Tribunali di Napoli e Caserta: Elisabetta Garzo e Gabriella Casella; e tanti altri. Ci sarà anche uno straordinario focus sulle Mafie digitali dopo la morte di Messina Denaro: il futuro che è già qui, di straordinario tempismo.
La Summer School Ucsi di giornalismo investigativo di Casal di Principe parte venerdì pomeriggio 29 settembre nella Reggia di Carditello e proseguirà fino a domenica mattina primo ottobre. Il tema è «Le rivoluzioni che non ti aspetti» in occasione dei 25 anni di Agrorinasce | Agenzia per l'innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio, che dal 1998 si occupa di rivalorizzare i beni confiscati alla camorra e diffondere la cultura della legalità in uno dei territori un tempo più difficili d’Italia. Un’occasione per esaminare il percorso e i risultati conseguiti, rispetto al contesto nazionale; oltre a uno sguardo verso il futuro. L'obiettivo sarà ricordare che, oltre alle strade macchiate di sangue e ai romanzi criminali, c’è la cronaca del bene e del riscatto, come ha direttamente dimostrato la visita del Capo dello Stato Sergio Mattarella, lo scorso 21 settembre, a Casal di Principe. «I primi venticinque anni di Agrorinasce, l’agenzia per la legalità insediata nel Casertano dal Viminale nel 1998, sono il momento giusto - spiega Luigi Ferraiuolo, Direttore della Scuola nazionale di Giornalismo Investigativo – dopo la visita del Presidente Mattarella, per raccontare cosa è cambiato o meno nella lotta alle mafie, nel recupero dei beni confiscati e nel rapporto con i media e l’informazione».
Una tradizione della Summer School Ucsi è la consegna del Premio di Giornalismo Investigativo, che nel 2022 è stato assegnato a Toni Mira, inviato di Avvenire; e, alla memoria, a Silvestro Montanaro, inviato e documentarista d'inchiesta della Rai. Il vincitore 2023 è il giornalista rai Fabrizio Feo che vince la Targa Summer School Ucsi dedicata a Giancarlo Siani per il giornalismo investigativo in Italia.
«Una rivoluzione che non ti aspetti in terre di mafie – spiega Giovanni Allucci, Amministratore Delegato di Agrorinasce, che promuove la Scuola con l’Ucsi - nel corso di questa edizione vogliamo ricordare che la scuola rappresenta anche il cuore della missione formativa di Agrorinasce". Sono previste dieci borse di studio per l’ospitalità, riservate a giovani giornalisti, precari o disoccupati. Per ottenerle bisogna inviare una richiesta motivata all’indirizzo della Scuola. Anche per iscriversi è sufficiente inoltrare la richiesta e il curriculum all’indirizzo e-mail della Summer School: